«Noi vogliamo studiare, vi chiediamo di aiutarci a studiare per essere come voi». E’ un frammento della lettera scritta da due adolescenti africani, Yaguine e Fodè, a nome di tutti i bambini di quel Sud del mondo che si vedono negati i diritti fondamentali. Volevano chiedere ai «Signori d’Europa» di frequentare liberamente una scuola. Così il 2 agosto 1999 si sono nascosti nel vano carrello di un aereo, immaginando il momento in cui avrebbero consegnato la loro missiva al Parlamento Europeo. Sono stati ritrovati morti assiderati all’aeroporto di Bruxelles.

A distanza di quindici anni quella lettera è un simbolo per migliaia di ragazze e ragazzi che si sono riconosciuti nel movimento ‘Fatti sentire’ nato dal film ‘Il sole dentro‘ e promosso dall’Alveare Cinema, la casa di produzione cinematografica e audiovisiva che ha riportato alla luce la storia di Yaguine e Fodè. La loro lettera è stata consegnata al Parlamento Europeo il 7 maggio 2013 insieme ad altre 1500 lettere di studenti italiani.

Da qui è nato anche il progetto S.O.S. Scuola. E oggi nel liceo linguistico Ninni Cassarà di Palermo e nell’Istituto Comprensivo Statale di Arsoli (Rm), ci sono un’opera d’arte e un disegno che omaggiano la memoria dei due ragazzi guineani. “A Conakry si terrà una manifestazione, come ogni anno, per commemorare il ritrovamento dei corpi di Yaguine e Fodè – dice Paolo Morani, presidente dell’associazione Arca di Pace e volontario di S.O.S. Scuola – abbiamo inviato ai nostri referenti che vivono a Conakry una mail con i saluti di vicinanza di tutti noi, in particolare alla Fondazione Yaguine e Fodè”.

La lettera di Yaguine e Fodè

Loro eccellenze i signori membri e responsabili dell’Europa,

abbiamo l’onorevole piacere e la grande fiducia di scrivervi questa lettera per parlarvi dello scopo del nostro viaggio e della sofferenza di noi bambini e giovani dell’Africa. Ma prima di tutto, vi presentiamo i nostri saluti più squisiti, adorabili e rispettosi, a tale fine, siate il nostro sostegno e il nostro aiuto, siatelo per noi in Africa, voi ai quali bisogna chiedere soccorso: ve ne supplichiamo per l’amore del vostro bel continente, per il vostro sentimento verso i vostri popoli, le vostre famiglie e soprattutto per l’amore per i vostri figli, che voi amate come la vita. Inoltre per l’amore e la timidezza del nostro creatore Dio onnipotente che vi ha dato tutte le buone esperienze, la ricchezza e il potere per costruire e organizzare bene il vostro continente e farlo diventare il più bello e ammirevole tra gli altri.

Signori, membri e responsabili dell’Europa, è alla vostra solidarietà e gentilezza che noi gridiamo aiuto in Africa. Aiutateci, soffriamo enormemente in Africa, aiutateci, abbiamo dei problemi e i bambini non hanno diritti. A livello dei problemi abbiamo: la guerra, la malattia, il cibo etc.; quanto ai diritti dei bambini in Africa, e soprattutto in Guinea, abbiamo molte scuole con una grande mancanza di istruzione e di insegnamento, salvo nelle scuole private dove si può avere una buona istruzione e un buon insegnamento, ma ci vogliono molti soldi, e i nostri genitori sono poveri, in media ci danno da mangiare. E poi non abbiamo scuole di sport come il calcio, il basket, il tennis etc. Dunque in questo caso noi africani, e soprattutto noi bambini e giovani africani, vi chiediamo di fare una grande organizzazione utile per l’Africa perché progredisca. Dunque se vedete che ci sacrifichiamo e rischiamo la vita è perché soffriamo troppo in Africa e abbiamo bisogno di voi per lottare contro la povertà e mettere fine alla guerra in Africa.

Ciononostante noi vogliamo studiare e noi vi chiediamo di aiutarci a studiare per essere come voi in Africa infine: vi supplichiamo di scusarci moltissimo di avere osato scrivervi questa lettera in quanto voi siete degli adulti a cui noi dobbiamo molto rispetto. E non dimenticate che è con voi che noi dobbiamo lamentare la debolezza della nostra forza in Africa. Scritto da due bambini guineani  Yaguine Coita e Fodè Tounkara