Centinaia i palermitani che hanno partecipato all’anteprima della web serie ‘Il Bar del Cassarà’ al Liceo Ninni Cassarà, il 17 aprile. Una doppia proiezione, quella della mattina per gli studenti e quella pomeridiana aperta al pubblico, che è stata anche l’occasione per presentare i nuovi spazi dell’Istituto riqualificati dal progetto S.O.S. Scuola (promosso dall’associazione Alveare per il Sociale) e le attività dell’associazione ‘Il Bar del Cassarà’.

La serie prodotta da L’Alveare Cinema e da Rai Fiction che si sviluppa in dieci puntate da dieci minuti ciascuna, andrà in onda prossimamente sul portale web di Ray.rai.it e su Rai 2. “Sono felice che finalmente anche in Italia un cinema della realtà senza divi, giovane, ma con storie importanti di impegno e crescita culturale possa trovare il proprio spazio nella televisione nazionale” ha dichiarato il regista della web serie, Davide Gambino. “La serie ha un linguaggio semplice che può arrivare a migliaia di giovani anche fuori dal nostro Paese” ha commentato Tonino Nieddu, produttore Rai Fiction. Mentre Paolo Bianchini e Paola Rota de L’Alveare Cinema, ideatori del progetto S.O.S. Scuola e della serie hanno invitato il pubblico dell’anteprima a sostenere gli studenti e i giovani palermitani che hanno deciso di scommettere nel Bar del Cassarà, quello reale: “La bellezza è contagiosa e dobbiamo metterla al centro delle nostre scuole, replicheremo questa esperienza in altre città ma con un occhio sempre attento alla Sicilia” hanno detto.

All’anteprima della web serie è intervenuta, in rappresentanza del Miur, anche Mila Spicola: “Ho seguito questa avventura fin dall’inizio, come insegnante e amica prima che come rappresentante politica, e oggi l’emozione è fortissima” ha detto. Di “partecipazione” che mette in moto il sentimento di cura per le scuole ha invece parlato Laura Galimberti, coordinatrice della Struttura di Missione della Presidenza del Consiglioper il coordinamento e l’impulso nell’attuazione degli interventi di riqualificazione dell’edilizia scolastica. Mentre il sottosegretario al Miur, Davide Faraone, che ha visitato Il Bar del Cassarà il giorno dopo la proiezione della web serie, si è detto pronto a sostenere il progetto “che ha un valore straordinario in vista della buona scuola che vogliamo costruire”.

“Il Bar del Cassarà è la metafora dei sogni dei nostri ragazzi che la scuola deve avere il coraggio di sostenere ed incoraggiare – ha commentato la preside del Liceo Cassarà, Daniela Crimi – ognuno in questo sogno ha messo il meglio di sé. La scuola è diventata il laboratorio creativo e il luogo dove sono state accolte le speranze di un futuro diverso che è già diventato presente. Un progetto nato e cresciuto senza fondi pubblici che ha restituito decoro alla scuola grazie all’impegno degli alunni.E’ una lezione di vita per gli amministratori e i responsabili politici. Cio’ non significa che siamo disposti a rinunciare al doveroso ed obbligatorio intervento degli Enti competenti rispetto ai quali non vogliamo e possiamo sostituirci. Anzi, avere fatto questo progetto è una buona provocazione, il messaggio che, se si vuole, da poco può scaturire un sogno”.

Ma i protagonisti indiscussi dell’evento palermitano sono stati gli studenti e i giovani protagonisti della web serie: Alee Ben Lazrag, Carmen Buttacavoli, Alice Calandra, Mihaela Cardinale, Giuseppe Castigliola, Roberto Cataldi, Gea Di Bella e Norma Tumminello. “Il punto interrogativo che regala la sua forma al bancone del Bar del Cassarà mi ha sempre ricordato una chiave: apre molte porte, lascia spazio alle possibilità – ha detto Norma – proprio l’avere molte opzioni davanti a noi ci spinge a scegliere, e per farlo dobbiamo crearci un’opinione e prendere posizione. Noi, la nostra, l’abbiamo presa con una decisione che non ci si aspetta quasi mai da parte di ragazzi: seppur accompagnati per mano dall’Alveare Cinema e da Rai Fiction, siamo riusciti a coniugare un sogno con una realtà che non è stata sempre facile da modellare, ma che alla fine siamo riusciti ad armonizzare alla nostra piccola utopia. Da questo incontro ossimorico, e dal nostro, si sprigiona l’energia che in questi giorni ha investito il quartiere Montepellegrino e che ci riproponiamo di continuare ad alimentare: il Bar del Cassarà sarà l’epicentro di un terremoto di novità, di freschezza, d’intelligenza giovane e che sa osare, di voglia di fare. Di cultura”.

“Spero che ai ragazzi sia piaciuta la web serie e che si prenderanno cura del bar perché l’obiettivo è tramandarlo di generazione i generazione, finché la scuola sarà viva – ha aggiunto Alee – È stato meraviglioso vedere per la prima volta il risultato, anch’esso meraviglioso, dell’intero lavoro che abbiamo fatto. Rivedere tutta la troupe, il cast e i meravigliosi Paoli. Io stavo morendo, non so il perché, forse perché è strano rivedersi in un maxi schermo. Il gran lavoro di trasformazione che abbiamo fatto per il nuovo bar è straordinario”.

Roberto ha mandato i suoi saluti da Sanremo dove è andato a portare la sua musica, mentre Giuseppe si è esibito sul palco con la sua canzone rap che è parte della web serie. “Per la prima volta mi sono aperta completamente, ed è stato come aprire una di quelle porte che spesso cerchiamo di tenere chiuse – ha detto Mihaela – il bar del Cassarà è storia, vita e relazioni di ragazzi che hanno condiviso il loro essere, guardando realmente ai ‘nuovi orizzonti’ possibili come dice l’acronimo del progetto ‪S.O.S. Scuola. Con la web serie sono nate amicizie vere, di quelle che trovi dentro la voglia di fare”. Di amicizie nate nei giorni delle riprese e della crescita personale che ne è derivata, hanno parlato Alice e Carmen. “Non posso che dire grazie per questa commozione cristallina – ha detto Gea – dovuta a piccoli gesti, a piccoli ma significativi passi avanti di un bar che ancora deve innalzarsi, dell’interessamento e del sostegno di chi, affascinato e incredulo, ci sostiene”.

Le conclusioni le ha fatte Luca Bonanno, presidente dell’associazione ‘Il Bar del Cassarà’ e coordinatore del progetto S.O.S. Scuola per il Sud Italia oltre che aiuto scenografo nella web serie. “Sono onorato di aver avuto l’opportunità di presiedere la neonata associazione di promozione sociale Il Bar del Cassarà. Quest’ultima è figlia di un lungo percorso ideato da Paolo Bianchini e da Paola Rota de L’Alveare Cinema e che ha avuto il grande merito di seminare bellezza, creatività e cooperazione sociale partendo proprio dalla mia Palermo” ha detto Luca. “In questi ultimi giorni non posso negare di essere stato totalmente stupito e rapito dalla grande partecipazione e dall’interesse degli studenti del Liceo Linguistico Ninni Cassarà e dei cittadini palermitani che hanno deciso di presenziare alla proiezione in anteprima della web serie Il Bar del Cassarà – ha aggiunto – gli studenti si sono letteralmente impossessati del bancone del Bar, tra l’altro ancora in fase di miglioramento per permetterne un utilizzo non più soltanto scenico”.

“Davanti a noi adesso abbiamo una lunga strada da percorrere, una strada che necessiterà soprattutto dell’aiuto di tutti quei palermitani onesti e coscienti del fatto che il progetto di Via Don Orione 44 ha bisogno anche della loro professionalità. Molto spesso sento miei concittadini lamentarsi vivacemente del fatto che questa città non cambia e non vuole cambiare e spesso vedo persone donare soldi per iniziative assai discutibili che non hanno poi alcun riscontro effettivo con il tessuto sociale cittadino – ha concluso Luca – il progetto del Bar del Cassarà offre a tutte queste persone l’occasione di sperimentare concretamente la possibilità di migliorare Palermo nel solo modo possibile: ovvero con la Cultura, quella con la C maiuscola. Le figure professionali di cui necessita l’Associazione in questa sua prima fase sono soprattutto quelle di grafico multimediale e di ragioniere. Tutti coloro che fossero interessati a tesserarsi o a collaborare con Noi possono scrivere all’indirizzo mail: bardelcassara@gmail.com”.