Ho conosciuto i ragazzi di “Sos Scuola” tra le mura dipinte a colori vivaci del bar del Liceo Linguistico Ninni Cassarà di Palermo, bar e liceo diventati “opere d’arte” grazie all’intervento di studenti, artisti e volontari. Di fronte all’entusiasmo dei ragazzi, alla bellezza di spazi accoglienti creati dalle loro mani, alla passione di insegnanti e dirigente scolastico, al senso di comunità e appartenenza che ho percepito visitando il liceo, come Miur abbiamo deciso di istituzionalizzare questa buona pratica, attraverso un protocollo d’intesa. Il nome del progetto può indurre in errore: non si tratta di scuole che chiedono aiuto a qualcuno perché le cose vadano meglio. Sos è un acronimo e vuol dire “Scambiamoci Orizzonti per Sognare”.

Un’iniziativa di cooperazione dal basso per rendere migliori istituti fatiscenti, per realizzare laboratori di creatività, per creare occasioni di integrazione e di dialogo. Un esempio di ‘buona scuola’ dell’accoglienza, del senso di responsabilità e di cura per i beni comuni, che va oltre la didattica tradizionale, si apre agli altri e al territorio. È #‎labuonascuola‬ che mette al centro gli studenti.

Dopo le esperienze di Palermo, di Arsoli e di Roma, “Sos Scuola”, in questi giorni, fa tappa a L’Aquila, in un luogo simbolo di rigenerazione e rinascita a sei anni dal terribile terremoto che la distrusse. Docenti, associazioni, genitori, artisti “riqualificheranno” l’Istituto Comprensivo Gianni Rodari, la scuola-container frequentata da oltre 160 alunni. Ma i veri protagonisti anche questa volta saranno gli studenti che lavoreranno a partire da oggi fianco a fianco con volontari provenienti dalla Francia, dal Lazio e dalla Sicilia.

Anche io sarò con loro giovedì prossimo. Sarà un’occasione per dare una mano a realizzare il loro “progetto di futuro” e per presentare il Protocollo d’Intesa che consentirà a tanti altri studenti di vivere un’esperienza di riappropriazione della scuola come spazio sociale da condividere, luogo permanente per esprimere la propria creatività. Perché è questa #labuonascuola che mi piace. Quella di cui tutta l’Italia ha bisogno, con un rinnovato protagonismo degli studenti e a misura dei loro sogni.

Di Davide Faraone, sottosegretario al Miur