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Luigi Politano, editore e giornalista, all’Istituto Pio La Torre di Roma

Realizzare “La casa del viaggiatore” assieme a decine di bambini? Un’esperienza che di certo segnerà l’immagine e l’immaginario di questa città. Quando da Sos scuola hanno chiesto alla Libreria del Viaggiatore e alla Round Robin editrice di partecipare a questo progetto, confesso che pensavo fosse l’ennesima iniziativa spot. Una delle tante utili solo a creare attenzione sul momento e poco altro che non fosse qualcosa di autoreferenziale. Lo confesso, non mi nascondo. Poi arrivo in una scuola in cui le idee dei ragazzi erano non solo chiare, ma determinate al compimento di una vera e propria impresa di carattere culturale e in qualche modo imprenditoriale. Capaci di una straordinaria energia, non hanno risparmiato nulla alle idee da metter in campo per proseguire concretamente il loro progetto.

Ho passato una delle mattine più divertenti degli ultimi mesi, e la cosa che mi ha stupito di più è stata la determinazione a raccogliere, pezzo dopo pezzo, tutto ciò che di utile e importante ci fosse per la realizzazione di una suggestione che pian piano prende forma. Un’idea, un’intuizione direi, che mette assieme diverse realtà per rendere possibile la creazione della mediateca è quello che forse serve davvero ad un progetto di città nuova. Non solo relegato ad una periferia e ad una scuola. Ma un progetto di cooperazione fra realtà diverse guidate proprio dalla mente di bambini e ragazzi che sognano la società in cui vogliono vivere. Che è una società migliore di questa. E l’elemento determinante è che questi ragazzi sanno esattamente come si fa a costruire una città migliore, senza compromessi e senza paura di chiedere e di sbagliare. La Libreria del Viaggiatore aspetta questi ragazzi per fare la sua parte assieme alla Round Robin editrice e alla sua produzione di libri che verrà donata alla nuova mediateca.

Non so di preciso perché, ma penso che idee come queste possano davvero essere un buon inizio. E se a programmare e costruire sono giovani menti pensanti allora una prospettiva reale esiste davvero. Non si usa il condizionale in questo caso.

Se non vuoi incappare in una mela marcia, coglila dall’albero.

Forza ragazzi, continuate così.

di Luigi Politano (Libreria del viaggiatore e Round Robin editrice)