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Egregio presidente Renzi e illustrissimi membri del Consiglio dei Ministri, mi chiamo Norma Tumminello, ho diciott’anni e vivo a Palermo. Scrivo questa lettera perché vorrei raccontarvi una storia di sogni, nella speranza che anche Voi vogliate prendere parte al progetto di rinascita che, negli ultimi anni, sta contagiando giovani d’ogni parte del mondo.

Nel 2012, l’Alveare Cinema, casa di produzione cinematografica fondata da Paolo Bianchini e Paola Rota, ha lanciato un’iniziativa ispirata all’atto di coraggio di Yaguine e Fodé, due adolescenti africani che nel 1999 presero la drastica decisione d’imbarcarsi sul vano carrello di un aereo diretto a Bruxelles per consegnare una missiva scritta a nome di tutti i bambini dell’Africa, per i quali chiedevano alle «Loro Eccellenze, i Membri responsabili dell’Europa», che il «il più bello e ammirevole» tra tutti i continenti si adoperasse affinché anche la loro terra potesse progredire, garantire i diritti fondamentali, in particolare quello allo studio. Durante il viaggio, i ragazzi morirono assiderati: il loro sacrificio, che avrebbe dovuto sconvolgere l’intero pianeta, venne invece ricoperto da diversi strati d’indifferenza, ignorato sia dalla politica che dai media, e la busta non venne recapitata ai destinatari, fino a quando il film ‘Il Sole dentro‘ non ha dissotterrato questa tragica vicenda e il movimento di giovani ‘Fatti Sentire!’, nato dallo spunto di Yaguine e Fodé, non si è fatto carico della causa dei due coetanei scomparsi.

Come dei postini, il 7 e 8 maggio del 2013, io ed altri quattordici amici provenienti da diverse scuole italiane, accompagnati da Paolo Bianchini, Paola Rota e alcuni nostri insegnanti, siamo stati ricevuti dagli on. Silvia Costa, Gianni Pittella e Sylvie Guillaume presso la sede belga del Parlamento Europeo. Portavamo un sacco con ben 1.500 lettere, frutto delle speranze, delle richieste, dei problemi e delle proposte di giovani di tutta Italia, e tra queste c’era anche la lettera di Yaguine e Fodé, finalmente giunta a destinazione. Nei due giorni trascorsi insieme, abbiamo visto sbocciare meravigliosi legami d’amicizia, solidarietà e rispetto che nei mesi successivi si è riusciti a mantenere vivi, alimentando i nostri sogni per un mondo migliore: da uno di questi, in particolare, nasce il progetto in cui vorremmo coinvolgerVi.

La mia scuola, il Liceo Linguistico Statale ‘Ninni Cassarà’ di Palermo, quest’anno ha vissuto un periodo di occupazione studentesca, durante il quale io e i miei compagni abbiamo lamentato situazioni di disagio che viviamo giornalmente nelle ore scolastiche, tra cui la decadenza della struttura, l’aria di abbandono che si respira al suo interno, l’obsolescenza delle attrezzature, la mancanza di materiali didattici. La risposta dell’Istituzione, comunque, è stata la solita: «Non ci sono fondi», «Dovete accontentarvi», «Meglio questo che niente». Parlandone con Paolo Bianchini, abbiamo convenuto che, dal momento che la vita non nasce dal denaro ma dall’amore e dalla passione, non potevamo semplicemente fermarci di fronte a quell’ostacolo: bisognava trovare il modo di emanciparci dalla dipendenza che lega l’uomo ai soldi per affidarci alla volontà di cambiamento, al lavoro, alla forza della collaborazione.

Nasce così l’idea: a Bruxelles, alcuni alunni del Liceo Artistico Guggenheim di Venezia avevano raccontato della bellezza della loro scuola, fornita di locali meravigliosi e di strumenti eccellenti di cui gli studenti possono usufruire. Quale migliore occasione, quindi, se non quella di chiedere aiuto a loro per ridare dignità al nostro liceo? Lanciamo così il primo ‘S.O.S. SCUOLA’, e i ragazzi veneziani rispondono: sono pronti a venirci in aiuto e preparare insieme a noi un progetto di ristrutturazione e rimodernizzazione della struttura fatiscente, per trasformarla nel luogo in cui ci piacerebbe studiare, pieno di colori, ricco di spunti d’ispirazione, dove i ragazzi possano esprimere al meglio le proprie capacità e coltivarle secondo il loro volere.

L’iniziativa, in questi mesi, ha suscitato scalpore nell’opinione pubblica: col supporto di Paolo e Paola siamo riusciti a creare una rete di contatti che unisce scuole di tutta Europa ma anche d’oltreoceano. Abbiamo infatti ricevuto richieste di adesione al progetto da parte di licei newyorkesi, francesi e del Lussemburgo, e ci prepariamo per accoglierli tutti nella nostra bella Sicilia, alla chiusura dell’anno scolastico, per dare il via ai lavori. Ma non solo: diversi giornali, primo tra tutti ‘La Repubblica online’, hanno offerto il loro supporto per la pubblicizzazione e divulgazione delle attività. Giorno dopo giorno, dunque, quelle che sembravano fantasie cominciano ad assumere forme materiali, tangibili, e immaginiamo questo “cantiere” come un calderone di culture, allegria, canti, mani imbrattate di vernice, come un esempio di civiltà ideale, una festa che inaugurerà la nascita di un mondo diverso, in cui il Nord e il Sud non saranno più diversi e lontani, ma cammineranno per mano verso il futuro.

Ho l’onore, pertanto, di invitare le Vostre Eccellenze a Palermo, dal 21 al 31 luglio , per prendere parte a questa celebrazione della vita, poiché sappiamo bene che il Vostro supporto sarebbe importante e diventerebbe il simbolo di un impegno politico che torna alla sua origine, che dà spazio alle nuove generazioni e che crede nella possibilità di riscatto dell’uomo, nonché motivo d’orgoglio per il nostro Paese, che brillerà del lustro che quest’iniziativa gli regalerà a livello internazionale.

Confidando nella possibilità di incontrarVi presto presso il nostro cantiere, concludo porgendoVi i miei più distinti saluti.

Palermo, 26 marzo 2014
Norma Tumminello