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Concluse le votazioni espresse dal pubblico sul sito web www.premiodelvolontariato.it ora la  scelta è nelle mani dei 10 giurati che dovranno individuare i due vincitori, nella categoria Volontario Internazionale e Giovane Volontario europeo, del XXII Premio del Volontariato Internazionale promosso dalla FOCSIV – Volontari nel mondo in occasione del 5 dicembre data indicata dalla Nazioni Unite come Giornata Mondiale del Volontariato.

Per la prima volta a fianco alla storica categoria Volontario Internazionale del Premio si è deciso di dedicarne uno all’impegno dei giovani volontari nei programmi europei. Una decisione volta a mettere in risalto la dimensione europea e giovanile del Volontariato, in particolare, dando rilievo al valore etico del Servizio Volontario Europeo – Programma ERASMUS+, strumento di cittadinanza, di intercultura, di impegno sociale, di inclusione e di apprendimento non formale dei ragazzi e le ragazze europei.

Fanno parte della Giuria: Don Michele Autuoro, Direttore Fondazione MISSIO, Pietro Barbieri, Portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore, Don Antonio Sciortino, Direttore Famiglia Cristiana, Marco Tarquinio, Direttore Avvenire, Paolo Ruffini, Direttore TV2000,Leonardo Becchetti, Ordinario di Economia Politica presso la Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Ivo Lizzola, Professore di Pedagogia Sociale e di Pedagogia della Marginalità all’Università degli Studi di Bergamo, Marianna Valzano,Presidente nazionale FUCI -Federazione Universitaria Cattolica Italiana, Laura Ursella, Volontaria rientrata ed attuale coordinatrice Formazione ACCRI – Socio FOCSIV, Gianfranco Cattai, Presidente FOCSIV – Volontari nel mondo. A loro il compito di decidere i vincitori: nella categoria Volontario Internazionale, scelto in una rosa dei quattro volontari più votati dal pubblico, mentre nella categoria Giovane Volontario europeo tra i due volontari finalisti.

“Ogni anno diviene sempre più complesso il dover scegliere il volto del Volontario che vincerà il Premio, dietro ognuno dei candidati ci sono storie, professionalità, scelte che ben tratteggiano  questo mondo così variegato e sfaccettato. Soprattutto il Premio  ha un obiettivo ambizioso: essere di stimolo per i più giovani. È nella categoria Giovane Volontario Europeo che possono identificarsi, magari sentire il desiderio di mettersi in gioco e di impegnarsi verso l’altro. – ha sottolineato Gianfranco Cattai, presidente di FOCSIV – Volontari nel mondo –  Il Premio del Volontariato è per prima cosa un impegno di sensibilizzazione alla solidarietà internazionale che passa attraverso il conoscere, il valutare e l’agire. Siamo convinti che la conoscenza di queste piccole grandi storie possa trasformarsi in una coscienza diversa e in scelte e stili di vita sostenibili.”

Per conoscere i finalisti e le loro storie visita il sito dedicato www.premiodelvolontariato.it

Partner del Premio del Volontariato Internazionale 2015 sono: Fondazione Missio e Forum Nazionale Terzo Settore. Media partner: Avvenire, Famiglia Cristiana, Redattore Sociale e TV2000. L’iniziativa gode del Patrocinio di Agenzia Nazionale per i Giovani, Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace e Radio Vaticana. L’edizione di quest’anno, come per la scorsa, può contare sul sostegno degli “Amici del Premio” che danno spazio ed eco all’iniziativa:  Mondo e Missione,Missioni Consolata, Unimondo, Rete Sicomoro, EMI, Repubblica Mondo Solidale, Volontari per lo Sviluppo, SOS Scuola.

Questi i finalisti da cui usciranno i nomi dei due vincitori del Premio, scelti dal pubblico tra i 14 candidati pervenuti alla FOCSIV dalle associazioni impegnate nel mondo della cooperazione internazionale e di volontariato: Ai.Bi Amici dei Bambini, Associazione EUFEMIA, AVIS Regionale Lombardia e dai Soci AUCI, CELIM BERGAMO, CISV, COE, CVM, COPE, Educatori Senza Frontiere, MSP, ProgettoMondo Mlal, RTM, SCAIP-MMI-SVI.

Nella Sezione Giovane Volontario Europeo

Enrica Miceli, a Thodupuzha (Kerala) con AUCI Associazione Universitaria per la Cooperazione Internazionale.
Con il suo impegno ha contribuito al miglioramento dei servizi offerti dalla Mother & Child Foundation a donne e bambini vulnerabili. Un esempio dell’impegno dei giovani volontari in contesti difficili portando avanti valori preziosi quali cittadinanza attiva europea, tolleranza, sviluppo, giustizia, solidarietà e pace.

Marianna Lusso, a Tshimbulu con COE Centro Orientamento Educativo
Ha imparato un po’ di lingua locale (il tshiluba) avendo compreso quanto era importante per entrare in relazione con i bambini. Marianna, giovane volontaria europea dell’Associazione Centro orientamento Educativo che, per un anno intero, ha dedicato la sua professionalità e umanità ai ragazzi della comunità di Tshimbulu, Congo, dove si è occupata di animazione sociale, educazione e sensibilizzazione su temi ambientali e sanitari.

Nella Sezione Volontario Internazionale

Silvia Cappelli, in Nepal con Ai Bi Amici dei Bambini
Dagli Appennini romagnoli per circa 8 anni ha vissuto fra Asia e Africa. Con Ai.Bi.– Amici dei Bambini, corre dovunque ci sia bisogno di lei per proteggere i bambini più vulnerabili: gli orfani, gli abbandonati e quelli maltrattati. Ora si trova in Nepal dove quasi due milioni di bambini sono vittime traumatizzate e a rischio di sfruttamento a causa del terremoto del 25 Aprile scorso. “Quello del cooperante è un lavoro difficile e stimolante. Bisogna essere in grado di sentirsi a proprio agio di fronte ad un Ministro di un paese straniero tanto quanto di fronte al quadro elettrico dell’ufficio che prende fuoco senza apparente motivo. Ci si trova di fronte a problemi enormi che non si possono risolvere nella totalità, ma si può contribuire a diminuirli giorno per giorno.”

Alessandro Manciana, a El Alto con Celim Bergamo
Dal 2014 è capo progetto di “Una goccia di salute”, progetto di cooperazione in ambito sanitario che si svolge nell’area rurale dell’altopiano boliviano. Quella di Alessandro, medico chirurgo bresciano, è la storia di una passione che dura dal 2004 quando per la prima volta ha messo piede in Bolivia come volontario per Celim Bergamo. Accompagnare e supportare, senza mai sostituire, i beneficiari dei progetti è l’idea che guida il suo operato.

Agnese Menzio, a Sakalalina con MSP Movimento Sviluppo e Pace
Volontaria e missionaria Ha vissuto e vive tra gli indigenti e i malati, in uno dei paesi più poveri del mondo per portare e spargere fede e speranza. Nel 1987 in Madagascar a Sakalalina con l’inaugurazione del Centro Sanitario Rurale “Bene del Popolo”, un complesso ospedaliero dotato di tutti i servizi, ne assume la direzione, fornendo prestazioni sanitarie di qualità in partenariato col Ministero della Sanità. Il piccolo villaggio, abitato da allevatori di etnia bara, è diventato oggi un paese multietnico di circa 6.000 persone.

Nico Parasmo, a El Paraiso con Educatori Senza Frontiere.
Il teatro, la sua passione, sposato all’impegno verso gli altri utile strumento per poter aiutare i ragazzi a guardarsi dentro e a proiettarsi al futuro. La sua esperienza inizia nel 2007 in una delle case della Fondazione Exodus nelle quali si è occupato di teatro e di sostegno alle attività educative della comunità con giovani tossicodipendenti, nella cittadina di Jesi nel marchigiano. Nello stesso anno si trasferisce a El Paraiso, in Honduras, e prende parte ai lavori di costruzione della casa accoglienza Juan Pablo II dove la sua esperienza è parte integrante del metodo educativo. Oggi la Casa è un punto di riferimento importante e Nico ha rivolto l’attenzione a rendere fertile la terra in modo da produrre utile sostentamento alla comunità. Nico ha messo insieme, il lavoro, l’autosostentamento e la scuola, portando avanti un progetto difficile, che richiede molta attenzione e costanza, ma che sta dando buoni frutti.